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NUOVA “SFIDA” DI LORENZO PIOLINI

DISCOVERY ENDUAL NEWS mer 24 luglio 2019

L’animo che l’ha accompagnato in giro per il mondo in moto, la magnifica vittoria al Tuareg Rallye in Algeria e la grande ambizione della Dakar 2022: sogni ed emozioni di un viaggiatore, un pò pirata e un pò pilota. Nel frattempo…la sfida di Lorenzo Piolini passa dal Transanatolia-Rally!

Lorenzo Piolini, 28 annimilanese, è un personaggio davvero eclettico che ama definirsi Pirata e Pilota, interpretando un dualismo umano raccontato ed esemplificato nel mondo del motociclismo. La sua passione sfrenata per le due ruote si “concretizza” da piccolo quando arriva all’età in cui può finalmente salire in sella.
 

Una passione che ben presto si coniuga all’amore per i viaggi. Scopre il suo Animo Ramingo, che lui stesso definisce come libertino e ribelle, affrontando la sua prima vera avventura a 20 anni, un viaggio in solitaria alla scoperta di Cambogia e Vietnam, seguito da Nepal e India con l’attraversamento della catena dell’Himalaya in sella a una Royal Enfield acquistata in loco. L’avventura continua con Project 80, il giro del mondo in 80 giorni attraverso 21 Stati, da Est a Ovest, ispirata al romanzo avventuroso di Jules Vernes. Lorenzo decide poi, dopo la laurea, di dedicarsi a un “master on the road” avventurandosi da solo, per un anno, alla scoperta delle Americhe, Panamerican Dream, 70.000 km dalla Terra del Fuoco all’Alaska.

“Il viaggio diventa, è in realtà, una scoperta di se. Le sfide che tanto lo affascinano sono l’adrenalina e lo stimolo perraggiungere i suoi obiettivi e trasformare tutto questo in uno stile di vita.”

É il “Pirata” che ha girato il mondo affrontando tante avventure, esperienze reali e vissute con intensità, che ha ispirato la nascita di CARAVANSERRAGLIO a Milano, un luogo dedicato a viaggiatori e motociclisti dove poter condividere liberamente passioni, storie ed emozioni.

Il “Pirata” viaggia in netta contrapposizione il “Pilota” che, con la vita da rallysta, fa emergere lo spirito del professionista, calcolatore, atleta pronto a sacrifici e meticoloso progettista dei propri successi.

L’esperienza racing inizia con la parola d’ordine che contraddistingue Lorenzo Piolini, sempre pronto a superare i propri limiti soprattutto quando s’innamora: andare oltre. Di amore travolgente si parla anche in questo caso e, più precisamente, di un’attrazione fortissima per la più grande delle avventure, che da quarant’anni affascina generazioni di romantici cercatori di sensazioni forti e prove estreme, la Dakar, una competizione “non per tutti”,spesso destinata a rimanere solo un sogno. Non per Lorenzo, capace di aggirare ogni ostacolo e di partecipare “da abusivo”, unico caso al mondo, all’edizione 2015 tra Bolivia, Cile e Argentina.

“Il mondo del racing rappresenta per me la diretta conseguenza di un percorso unico e personale, che nulla ha a che vedere con la mera aspirazione di “battere qualcuno”. Le esperienze e le sfide che sono state l’adrenalina di quanto ho avuto la fortuna di poter vivere fino ad ora sono, per me, un logico approdo a questo mondo.”

Nel 2016, una nuova esperienza con la partecipazione alla Gibraltar Race.

La partecipazione di Lorenzo a una competizione internazionale, coronata da una fantastica vittoria, è recente. Lo scorso marzo, infatti, ha conquistato il Tuareg Rallye in Algeria in sella alla sua KTM 450. Un’esperienza che, già dall’arrivo al bivacco, fa battere fortemente il cuore di Lorenzo. È in Africa, quella vera. La polvere nell’aria, l’arrivo di notte, le macchine, le moto, i team ufficiali…Lorenzo si sente un pilota vero. Iscritto ufficialmente alla gara. Il ritiro del road-book con il suo nome sopra è già un traguardo. Dopo due anni di allenamento, finalmente arriva il momento di mettere in gioco la propria anima. Sorride e trema, è pronto a partire.

Ecco com’è andata – Lorenzo affronta il prologo, le prove speciali, la navigazione, si perde, si ritrova, ha paura ma non molla…si confronta con gli altri team, si lascia andare…e dopo poco è già primo in classifica. Manca tanto alla fine del rally, Lorenzo sogna a occhi aperti ma la pressione sembra schiacciarlo. È giunto il momento di osare.

E lui lo fa, fino alle ultime tappe, quando oramai considerato da tutti il vincitore pensa alle vibrazioni del destino e la certezza di non arrivare al traguardo lo assale. Esce il pirata che c’è in lui. Nell’ultima tappa, ricca di dune, parte con circa due ore di vantaggio sul secondo, ma la moto ha qualcosa che non va, fa dei rumori strani. E così è, la moto si rompe, il suo cuore non batte più e la convinzione di aver perso la gara è realtà. Ma, arrendersi non è nel suo DNA. E allora cerca le minime pendenze, sfrutta l’inerzia di ogni duna per superare quella successiva. A tre quarti della speciale inizia a crederci di nuovo. A 6 km dal traguardo, dopo 1500 km di lotta nel deserto, la moto lo abbandona definitivamente.

Le prova tutte Lorenzo, alla fine cede e chiama l’assistenza tecnica che riesce a far ripartire la moto permettendogli di conclude la gara via asfalto, dove consegna il tagliando con le lacrime agli occhi e l’animo smarrito per la consapevolezza di aver perso un’occasione d’oro. Ma dopo poche ore, intravede una giornalista che sta cercando un certo Lorenzo Piolini. Al suono del “you are a lucky bastard”, Lorenzo scopre ufficialmente di avere vinto il Tuareg Rallye 2019 grazie al vantaggio accumulato negli ultimi giorni e nonostante la penalità per il ritardo dell’ultima tappa. Frastornato ed emozionato da quanto accaduto, dichiara di aver vissuto una delle esperienze più belle della vita…tutte concentrate in una settimana di rally!

LA NUOVA SFIDA: IL TRANSANATOLIA-RALLY 2019

Dal 24 al 31 agosto una nuova emozionante sfida personale attende Lorenzo Piolini, in sella alla sua KTM 450 EXC. Il suo primo rally in terra turca partirà da Abant Lake, a ovest del Mar Nero, per raggiungere Göbekli Tepe a sudest dell’Anatolia, attraversando paesaggi e scenari naturali e ricchi di tradizione.

Come ti stai preparando ad affrontare questa nuova sfida?

Mi sto preparando principalmente andando in moto. Peso 60 kg, sono leggero, quindi faccio palestra e seguo un’alimentazione specifica, ma per me è fondamentale andare in moto. Mi sto allenando in sella a una KTM 950, molto più pesante di quella che utilizzerò in gara, per avere maggiore resistenza. Mi alleno al caldo e faccio cross. Le tappe saranno molto lunghe e quindi più mi alleno in sella, meglio affronterò questo rally.

Chi cura la tua preparazione atletica?

La mia preparazione, fisica e mentale, è seguita da Oscar Polli, Campione del Mondo Cross Country Rallyvincitore della Dakar Africa Eco Race Medaglia d’Oro al Valore Atletico Italiano, fondatore della scuola FreeRacing e del Progetto Giovani FMI. Mi alleno con Oscar da tre anni e grazie a lui ho saputo affrontare…e vincere il Tuareg Rallye a marzo.

Cosa ti aspetti da questa partecipazione?

Mi aspetto di arrivare, per me sarebbe già un bel traguardo. So perfettamente che sarà fisicamente molto dura, io sono “nato” e “vivo” nella sabbia, mentre il Transanatolia-Rally è una gara di enduro che si corre su un terreno roccioso. Mi dovrò confrontare con piloti professionisti, molto preparati, certamente un grande stimolo. So che andranno più forte di me, ma capire “quanto di più” sarà molto importante per valutare il mio grado di preparazione in vista di una delle sfide che mi aspettano in futuro, la partecipazione ufficiale alla Dakar 2022.

Sei molto ambizioso Lorenzo…

La Dakar è sempre stata un sogno per me, il più importante. Pensavo che l’esperienza del 2015 da “imbucato” mi sarebbe bastata per realizzare il sogno, ma non è stato così, perché una volta assaggiato il “grande sogno”, non puoi fare a meno di pensare che devi partecipare…questa volta come pilota ufficiale.

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